Benvenuti nel penultimo articolo di presentazione di alcune riflessioni sui programmi dei candidati sindaco di Paderno Dugnano.

Come ho già menzionato in passato, l’ordine di uscita degli articoli avrebbe dovuto essere decisa dalla velocità di risposta delle liste a una mia mail. Long story short: alla mail ha risposto solo la lista “Insieme per cambiare” che sostiene Anna Varisco.
Di conseguenza, il suo articolo è stato pubblicato per primo; dopodichè ho casualmente estratto il nome di Mauro De Simone e ora quello di Laura Bassanetti.

Senza alcuno spoiler, posso dirvi che il prossimo (e ultimo) articolo di commento sui programmi elettorali dei candidati sindaco a Paderno Dugnano sarà sul candidato di centro-destra Roberto Boffi.

Come al solito, teniamo a mente che anche alla lista civica “Uniti per Paderno Dugnano” verranno sottratti “10 punti paradiso” per aver ignorato la mail, vi introduco alle mie osservazioni sul loro programma.

Il programma

Il documento è composto da 7 pagine, di cui due di copertina, occupate solo dal logo della lista.
Il documento viene organizzato secondo i seguenti punti:

  1. Difesa ambiente e salute
  2. Lavoro
  3. Tutela lavoro che c’è
  4. Vogliamo la partecipazione
  5. Sulla città
  6. La scuola
  7. La casa
  8. Difesa di categorie deboli e protette
  9. Per le pari opportunità
  10. Sport e tempo libero per tutti
  11. Cultura e qualità della vita
  12. Sulla macchina comunale
  13. Sulla legalità e l’antifascismo

Per ognuno di questi punti la lista di Laura Bassanetti ha inserito osservazioni, sotto-punti e strategie da adottare. Come fatto con tutti gli articoli precedenti, però, io vorrei riuscire a semplificare all’osso il disegno politico della lista, presentando solo due punti essenziali.

Nel fare questa analisi del programma, come immaginerete, molti dettagli vengno tagliati per far posto ai valori principali (and to the individual ideas with which I strongly agree or disagree with)
Quindi, per poter avere un’immagine completa e dettagliata delle proposte della lista, consiglio a tutti di andare a scaricare il documento originale dal sito web del comune di Paderno Dugnano dal link che troverete nella sezione “fonti e risorse” alla fine dell’articolo.

Nel caso specifico della lista “Uniti per Paderno Dugnano” il lavoro di riorganizzazione delle proposte e dei valori è stato più complesso rispetto a quanto successo con le due coalizioni già analizzate. Ricondurrei la causa della complessità alla natura di estrema sinistra della lista di Laura Bassanetti, ma di questo ne riparleremo tra qualche paragrafo.

Credo di essere comunque riuscito a ricondurre tutto a due punti piuttosto semplici:

  1. Proposte per migliorare la “macchina comunale”
  2. Sostenibilità ecologica e sociale

Alcune delle idee presentate nel documento sono spunti di riflessione interessanti per gli elettori padernesi, ma non ho colto alcuna attenzione alla pianificazione effettiva dei loro obiettivi, scendendo a compromesso con la realtà e i numerosi limiti che si porta dietro.

Not that it surprises me, we shouldn’t expect practicality from an idealistic political party.


Proposte per migliorare la “macchina comunale”

1. Potenziare asili nido e farmacie comunali

Ho approfondito solo di recente il tema degli asili nido, scoprendo quanto follemente costosi siano. Sulla disponibilità di posti non mi esprimo.
Poter aiutare le famiglie in questo senso sarebbe una politica di sostegno alle nascite.

Detto questo non mi è ben chiaro cosa intendano fare nel pratico per alleviare in parte il problema…


Lato farmacie, trovo sia un’idea interessante da approfondire.

Per quanto riguarda la sanità ad alto livello per forza di cose si tende a concentrare tutto in un singolo edifico, lasciando il compito di spostarsi al cittadino. Per un livello di cura più superficiale e quotidiano, le farmacie potrebbero invece sfruttare il fenomeno inverso.
Essendo sparse per il territorio, potremmo quasi dire che potenziarle significherebbe spingere la sanità ad avvicinarsi al cittadino.

Il comune controlla, tramite la AGES s.r.l., quattro farmacie, come mostrato dall’azienda stessa sul loro sito web:

So che ci sono stati anche degli input da parte normativo, ma non so quanto rivoluzionari siano.

Stll, seems worth testing it out…


2. Assunzione di più mano d’opera interna

Sono sicuro di aver letto una tendenza simile anche in altri programmi. In generale, la proposta è sempre legata alla effettiva necessità in alcuni settori; nel caso specifico, invece, la lista di Laura Bassanetti sembra lasciar intendere che auspicano in un aumento progressivo del rientro in operazioni interne al comune delle task attualmente appaltate all’esterno.

Su questo punto chiedo a chi abbia partecipato alla stesura del programma di commentare se la mia interpretazione sia imprecisa.

Mi sto riferendo in particolare al punto 5 del capitolo “Sulla macchina comunale”.

Nel caso non lo fosse, mi trovate in TOTALE disaccordo.

Ora, considerate che non so praticamente nulla del funzionamento tecnico degli uffici comunali, non ho presente se la pratica di appaltare a enti terzi faccia guadagnare o risparmiare capitale; quello che so è che se il comune dovesse procedere in questa direzione diventerebbe il principale collo di bottiglia allo sviluppo della città.

Ho provato a scrivere qualche riga per spiegare anche matematicamente come tendere a inglobare e svolgere internamente tutti i servizi, porti il comune a tendere verso servizi sempre di peggior qualità; ho provato, ma ho fallito…
È un ragionamento fin troppo complesso da aprire in un articolo come questo, quinidi ho deciso di tagliarle. Dovesse interessare a qualcuno possiamo discuterne nei commenti!

Anyway, su questo punto la lista mi trova fortemente in disaccordo.
Tendo moltissimo verso una vera collaborazione della pubblica amministratori con aziende, associazioni e privati cittadini.

(Tra l’altro uno dei loro punti è proprio la “partecipazione”, non sono convinto di aver capito in fondo come la lista sposi queste due modalità di funzionamento potenzialmente contrastanti).

Se vogliamo il maggior livello di qualità nei servizi, mantenendo la sostenibilità economica, dobbiamo assolutamente affidarci a realtà specializzate nei vari settori.

I cambiamenti desiderati immagino potrebbero essere ottenuti banalmente modificando il bando della gara d’appalto.

But again, I know basically nothing and I would really like to find out more about it. Se state leggendo e dissentite vi chiedo di commentare argomentando in merito!

3. Raccolta olii e monitoraggio % di differenziazione

YES, THANKS!
Tutti hanno menzionato il fatto che a breve scadrà il bando per la raccolta dei rifiuti e che ci sia la necessità di ridefinire i parametri del bando, ma fino a questo punto nessuno era sceso nel dettaglio.

Iniziare a monitorare concretamente il successo delle strategie di differenziazioni (e comunicarle) dovrebbe essere il primo punto; da scrivere in grassetto, aggiungerei.
A parità di regole, la raccolta differenziata porta a risultati diversi in base al comune; da padernese io non ho idea di quanto virtuoso sia il nostro nella gestione del processo.

Facendo un passo in più, la lista “Uniti per Paderno Dugnano” evidenzia come la raccolta degli olii esausti sia una miglioria introdotta solo di recente, che deve essere mantenuta e potenziata.

Perchè tanto lo sappiamo tutti che l’olio del tonno ve lo scolate ancora nel lavandino. Io per primo.


Dovendo tirare le somme del primo dei due pilastri, a parte lo scivolone clamoroso del punto 2, tutte le proposte evidenziate fin ora nel mio articolo sembrano seguire una logica che condivido e supporto. Non mi spingerei a dire che rispecchiano le mie priorità, però…

Certo, potenziare asili nido e farmacie comunali porterebbe grossi vantaggi ad alcune fasce della popolazione, Il problema è che è una manovra che deve essere gestita con una certa maestria…
In parte, parliamo di rivoluzionare realtà che non sono nemmeno alle dirette dipendenze dell’amministrazione; il comune possiede le quote di un’azienda, che però di suo ha un personale, delle procedure interne e degli obiettivi strategici da raggiungere.
Non parliamo di una “Mission Impossible”, ma la poca esperienza politica della candidata sindaco mi porta a pensare che su alcuni dettagli si potrebbe prestare meno attenzione di quello che si dovrebbe.

Voglio essere chiaro, però, la poca esperienza non è una colpa o una negatività, principalmente perché si impara facendo e se vogliamo che si realizzino cose mai viste prima, probabilmente saremo costretti ad eleggere qualcuno che non era mai stato eletto prima, accettando la naturale “inesperienza” che lo contraddistingue.

But still, communists are a bit radicals in theirs ideas and the combination of “unexperienced” and “radical” doesn’t make me confortable…


Sostenibilità ecologica e sociale

1. Social Housing

Il taglio al tema del Social House è, prevedibilmente, orientato a proteggere le categorie più sofferenti economicamente della nostra società, volendo garantire un alloggio a persone sfrattate dalle precedenti abitazioni.

Purtroppo non ho trovato delle statistiche complete sul fenomeno degli sfratti, ma immagino che il comune di Paderno faticherebbe a garantire il “diritto a una casa” a chiunque lo richieda.

Sono sempre più orientato al sostegno del mercato pubblico dell’“Affordable Housing”, come soluzione a lungo termine, piuttosto che al “Social Housing” per tutti.
Non varrà per tutti i casi, ma già questa spinta gentile ad abbassare le rate di affitto potrebbe avere un’impatto maggiore nel garantire un alloggio a tutti, di quello che si potrebbe mai sognare di avere con il Social Housing.

2. Parcheggi gratuiti per abbonati Trenord

Da quanto capisco dal documento, la lista vorrebbe predisporre alcune aree di parcheggio gratuite per chi è abbonato Trenord, nel tentativo di “premiare” chi utilizza un metodo sostenibile di trasporto quotidianamente.

Il tema dei parcheggi era stato citato anche in altri programmi, ho deciso di riportarlo nuovamente solo perché in questo caso fatico ad interpretarlo.

Di primo acchito lo avevo interpretato per come ve lo ho presentato qui sopra, trovando ridicola l’idea di premiare qualcuno che ha deciso di spostarsi quotidianamente in treno al posto che in auto, offrendogli un benefit proprio legato alla macchina che è riuscito a sostituire!

Pensavo, infatti, di citarlo come uno dei punti sui quali mi trovo fortemente in disaccordo con la candidata.

Ho cambiato idea solo perchè sono un buonista e voglio darle il beneficio del dubbio. L’opzione migliore sarebbe che il punto si riferisse a un particolare programma per favorire il fenomeno del “park & ride” citato anche nell’articolo su Anna Varisco.

Please, Laura, tell me it’s the second option. Please!

Detto questo, anche fosse vera questa seconda opzione, non capisco la scelta di volerli rendere gratuiti. Al momento l’offerta di parcheggi in prossimità delle due stazioni di Paderno è così limitata che la domanda supera di molto la richiesta. Quindi non ha senso “incentivare ulteriormente”, il collo di bottiglia rimane comunque il numero di posteggi che il nostro comune può offrire.

3. Rimozione barriere architettoniche

Nonostante anche i precedenti due programmi elettorali toccassero piuttosto profondamente il tema dell’urbanistica, nessuno ha posto l’accento sul tema delle barriere architettoniche e apprezzo che almeno una lista si sia ricordata di menzionarle.

Immagino che gli uffici comunali abbiano mantenuto una mappatura aggiornata della situazione delle barriere architettoniche ancora da risolvere. Se così non fosse, dovrebbe sicuramente essere sviluppata. Le strategie per arrivarci sono varie e non intendo esplorarle tutte. L’importante è che queste piccole opere di adattamento della nostra città trovino spazio all’interno del calendario operativo del comune.

Ovviamente le situazioni che avrebbero bisogno di essere sistemate sono tante ed essendo particolarmente impattanti solo per una percentuale ridotta della popolazione, finiscono sempre in fondo nella pila di operazioni da effettuare.

Comprendo la complessità logistica ed economica, infatti non mi aspetto che un partito possa offrire una soluzione al problema in fase di campagna elettorale. Sarebbe importante, però, avere in mente almeno una strategia per occuparsi logisticamente del problema (per quanto questa cosa non ti aiuti a vincere elettori).
Nel progetto della lista della Bassanetti non vedo alcuna menzione di una strategia operativa, ma mi accontento anche della sola menzione del problema e della necessità di risolverlo.

Sarei interessato a sapere la posizione ufficiale della lista nei confronti della proposta della coalizione della Varisco di un “Grande piano delle piccole opere”. Potrebbe rappresentare una risposta tecnica a una necessità percepita dalla candidata Laura Bassanetti e dei suoi?

4. Piantumazione e cura del Seveso

La lista “Uniti per Paderno Dugnano” si distingue dai concorrenti, in ambito di proposte ambientaliste, scegliendo di porre l’accento sul tema del Seveso e del suo inquinamento.

Anche altri hanno toccato il tema, ma il partito della Bassanetti si espone propone di eseguire un’azione di chiusura di tutti gli scarichi abusivi, che ogni anno contribuiscono agli alti livelli di inquinamento del torrente che scorre attraverso il nostro comune.

Si propone, quindi, di eseguire delle attività di pulizia delle acque e dell’alveo del fiume, prestando poi attenzione a mantenere alta l’attenzione sul tema dell’inquinamento delle acque.

Personalmente ero a conoscenza dell’esistenza dei numerosi scarichi abusivi e delle complessità burocratiche legate ai processi di chiusura di ognuno di essi. Ho provato ad approfondire la questione, scoprendo come la fase di mappatura di tutti gli scarichi sia già stata fatta negli anni passati, permettendo idealmente alla futura amministrazione di partire ad operare già con dei dati alla mano.

Non sono riuscito a trovare, però, alcuna fonte ufficiale che certificasse il numero degli scarichi sul territorio di Paderno, figuriamoci info sulla loro mappatura. Se qualcuno ha del materiale e riuscisse a condividermelo mi farebbe un favore!

Chiaramente la proposta è precipitosa e per il momento capata per aria, ma detto questo, concordo pienamente sull’obiettivo da raggiungere.

Non è possibile che esistano situazioni di abuso e scarico illegale di sostanze inquinanti in un fiume e che il comune, o un’autorità sovracomunale, non possano muoversi facilmente per chiuderli.

Per quanto riguarda le contestazioni giudiziali per gli scarichi avvenuti fino ad oggi non abbiamo fretta. L’urgenza sarebbe la metaforica “chiusura del rubinetto”.

Avrei voluto che il programma dedicasse più attenzione alla strategia che la lista civica intenderebbe percorrere per arrivare alla meta, perché ho l’impressione che questa sia una di quelle situazioni banali, ma che da risolvere seguendo le “regole del gioco” sono infinitamente più complesse.


Con questo secondo pilastro del disegno politico di Laura Bassanetti e della lista “Uniti per Paderno Dugnano” che rappresenta iniziamo a intravedere meglio alcuni degli aspetti estremisti per cui siamo abituati a conoscere i politici di stampo comunista.

Il loro programma cita diversi temi che stanno a cuore a me, così come alla maggior parte degli elettori, in alcuni casi riuscendo anche a scendere più nel dettaglio di quanto visto nei programmi degli altri candidati.

Oggettivamente, però, avendo presentato alcuni obiettivi coraggiosi, la lista avrebbe fatto bene a riportare lei stessa le statistiche e i fenomeni che li hanno spinti ad approvare questo set di proposte. Rimane comunque facile per tutti noi immaginare come:

  • rafforzare il Social & Affordable Housing
  • sponsorizzare il trasporto sostenibile
  • Mappare e rimuovere le barriere architettoniche
  • Continuare a piantumare, prendendosi poi cura del Seveso

siano delle proposte ragionevoli. Vi sfido ad argomentare il contrario.


Conclusioni

Laura Bassanetti si presenta a nome della lista “Uniti per Paderno Dugnano” con un programma che mi ha in qualche modo stupito.

Il partito è di dichiarato stampo Comunista, ma le proposte inserite nel documento finale, depositato in Comune, sono sicuramente molto più moderate di quello che mi sarei immaginato.

Tanto per contestualizzare la situa vi ricordo che stiamo parlando di un partito che si trova agli antipodi rispetto al modello di società capitalista in cui ci troviamo a vivere, so it’s nice to see they are not planning on setting everything on fire!

La stessa candidata sindaca, in occasione del dibattito pubblico avvenuto a fine maggio, mi ha spiazzato autodefinendosi la “candidata di sinistra; non centro-sinistra, sinistra”.

Potete far partire il video che vi riporto qui sotto, per vedere il momento esatto al quale mi riferisco:

Presentazione di Laura Bassanetti al dibattito con gli altri candidati.

Laura, my dear… è vero che sei candidata da una lista civica, ma ti presenti anche come la candidata del circolo locale del “Partito Comunista Italiano”.

Sappi che gli elettori ti vedranno sempre come una figura di ESTREMA sinistra finché non ti libererai dell’aggettivo “comunista”

In questo caso specifico, quindi, non riesco a farmi tranquillizzare da un programma moderato; un voto per “Uniti per Paderno Dugnano” non è un voto moderato… hoping not to offend anyone.

Come credo immaginerete tutti, la candidatura della Bassanetti faticherà a raggiungere una percentuale di preferenze a doppia cifra alle elezioni di questo weekend. Credo, comunque, possano fornire un buon valore aggiunto in una coalizione che condivida i temi di “Sostenibilità ecologica e sociale”, offrendo una prospettiva diversa, rinforzando il meccanismo democratico all’interno della coalizione stessa.

What about the other candidates?

Ho già scritto gli articoli sulla candidatura di Anna Varisco per il centro-sinistra e Mauro De Simone per il centro-destra indipendente. Con questo di oggi siamo a 3 su 4.
Domani vorrei riuscire a pubblicare l’ultimo post sul programma presentato da Roberto Boffi.

Lo stile sarà sempre questo: evidenziare i due aspetti chiave del loro disegno politico, evidenziando solo gli aspetti sui quali mi trovo fortemente in accordo o disaccordo
Lascio a chi è più preparato di me il compito di giudicare la qualità del programma nel suo complesso e fare analisi più approfondite.


Vi saluto rinnovando il mio solito invito a concedere alle elezioni amministrative un pochino della vostra attenzione, anche se le europee sembrano a primo acchito le più importanti.

Se vuoi provare ad appassionarti, ti consiglio di partire dal primo articolo del thread.


Fonti e risorse

  • Programma elettorale lista civica “Uniti per Paderno Dugnano”
  • Video YouTube pubblicato dall’account della lista “Insieme per Cambiare”
  • Immagine della struttura aziendale Ages srl, presa dal sito web dell’azienda