Benvenuti nel secondo articolo di presentazione di alcune riflessioni sui programmi dei candidati sindaco di Paderno.

L’ordine di uscita degli articoli avrebbe dovuto essere decisa dalla velocità di risposta delle liste a una mia mail. Long story short: alla mail ha risposto solo la lista “Insieme per cambiare” che sostiene Anna Varisco.
Di conseguenza, il suo articolo è stato pubblicato per primo; questo e i prossimi saranno pubblicati in ordine casuale, non dovesse ancora arrivare alcuna comunicazione.

Trovo sia un peccato che proprio la lista civica di Mauro De Simone non abbia risposto alla mia richiesta di informazioni; so che la nascita di questa lista è dovuta a uno scontro interno al partito di Fratelli d’Italia. Avrei voluto avere qualche dettaglio e spronarlo a rendere pubblico il dissing che è avvenuto (e che forse continua ancora adesso).

Non ho dati o elementi certi, sto semplicemente riportando quanto viene detto sulla dinamica, quindi sappiate che sto parlando solo “per sentito dire”.

Sembrerebbe che dal direttivo regionale di Fratelli d’Italia sia arrivato l’ordine di destituire il segretario del partito locale sul territorio di Paderno Dugnano, per favorire la candidatura di Roberto Boffi a sindaco per queste amministrative.
Considerato il contesto avrei tanto voluto ricevere un commento direttamente da Mauro De Simone.

In ogni caso, tolti “10 punti paradiso” alla lista civica “Alleanza per Paderno Dugnano” per aver ignorato la mia mail, passerei al commento del loro programma depositato in comune e presentato al pubblico tramite il sito web alleanzaperpadernodugnano.it.

Nello scorso articolo sono riuscito a ridurre a soli due concetti fondamentali l’intero disegno politico di Anna Varisco, semplificando fino al nocciolo l’essenza politica della candidata. Trovo sia una pratica utile soprattutto per me, nella scelta del candidato da votare, quindi voi “vi attaccate” e sopporterete questo stile di analisi anche per il candidato De Simone e i successivi.

Premetto che non conosco personalmente il candidato e non ho seguito da vicino la sua carriera politica, ma a giudicare da un paio di elementi credo di poter comunque riuscire a rappresentare il suo pensiero in modo fedele; se così non fosse, invito i diretti interessati a commentare il post, in modo che i lettori possano avere anche alcune osservazioni direttamente da parte vostra presenti sulla pagina.

Il programma che la lista ha depositato il comune è composto da 6 punti, presentati in un documento pdf di 2 pagine.
I temi di interesse elencati sono:

  1. Cultura e vita
  2. Assistenza
  3. Sicurezza
  4. Commercio e artigiani
  5. Sport ed eventi
  6. Territorio, edilizia e viabilità

Considerando il contesto in cui la lista civica decide di candidare De Simone come candidato, non mi stupisce come l’incipit della presentazione web delle loro idee abbia inizio proprio con un giudizio negativo nei confronti di alcune pratiche tipicamente politiche, come la pratica di “affidare sempre assessorati e incarichi seguendo logiche di spartizione”, implicando che invece loro utilizzerebbero logiche di merito e competenze.

Commentare specificamente sul fenomeno della spartizione delle poltrone per rafforzare alleanze è parecchio complesso; lo vedo accadere anche a livello nazionale, tanto da ritenerlo quasi normale amministrazione. Sento di non essere abbastanza preparato per esprimere un giudizio e sento di avere mixed feelings sulla proposta di scegliere solo persone iper-competenti in un settore per il ruolo di assessore specifico.
Se qualcuno, invece, ha idee ben chiare può commentare, vi leggerò volentieri per farmi un’idea.

Considerando solo il documento depositato in comune, e non la presentazione web, sono arrivato a riportare quello che credo essere il disegno politico della lista civica e del candidato Mauro De Simone a due elementi centrali: Urbanistica Sociale e Sviluppo infrastrutturale.

Di seguito proverò a riassumere le misure che propongono di adottare per progredire in entrambi gli ambiti di loro interesse, citandone alcune esplicitamente e ignorandone altre. Suggerisco, quindi, a tutti i lettori di scaricare il file contenente il programma elettorale della lista dal sito web ufficiale del comune di Paderno Dugnano per poter avere una visione dettagliata delle loro proposte; per quanto le due pagine presentate possano approfondire.


Urbanistica sociale

Leggendo tra le righe delle proposte del candidato possiamo notare come venga posta moltissima attenzione a un genere di Urbanistica che si concentra più sul tema sociale che su quello ecologico, come invece emerge dal programma di Anna Varisco.

Le parole chiavi sono manutenzione e maggiore assistenza e attenzione al singolo.
Di seguito ripropongo alcuni dei temi toccati che ho trovato più interessanti:

  1. Sicurezza

Nel programma viene descritta una città che ha bisogno di un’investimento di energie e capitali per proteggere i cittadini e mantenere il controllo dell’ordine.

Si citano l’installazione di telecamere di sicurezza e illuminazioni specifiche, proponendo, inoltre, sistemi di vigilanza diurna e notturna in aree di interesse, come le scuole.
Sempre in tema di controllo si suggerisce di valutare l’opzione di sfuttare maggiormente unità cinofile sul territorio.

Personalmente, vivendo il territorio non percepisco un senso di insicurezza; sono consapevole però che questo aspetto sia strettamente influenzato dal quartiere in cui si risiede.

Non credo molto nel “controllo della sicurezza” tramite telecamere e vigilanza pressante, ma se questi elementi possono garantire una sensazione di sicurezza anche nei quartieri che oggi devono prestare più attenzione non vedo perchè non ascoltare questo loro bisogno dei cittadini e proporre un progetto che vada loro incontro, raggiungendo un compromesso in consiglio comunale.

Tengo comunque a sottolineare come, generalmente, la strategia più efficace è la collaborazione dei vicini, ragion per cui il programma “controllo di vicinato”, introdotto dal consiglio comunale uscente, sembra essere unanimemente apprezzato da tutta la formazione politica padernese.

Credit: pagina web del comune di Paderno Dugnano

2. Eventi

La lista propone di organizzare eventi culturali e sportivi per promuovere la dinamicità del contesto cittadino e coinvolgere tutti nella comunità di quartiere. Apprezzo sempre proposte di questa natura; Paderno corre da sempre il rischio di ridursi a dormitorio per i lavoratori e gli studenti di Milano.

Giustamente il candidato propone di rinvigorire la vena sociale e culturale del comune, sfruttando la connessione con Milano come un grosso vantaggio, invece che come un elemento di distruzione identitaria.

3. Parcheggi

Il tema sembra essere trattato praticamente da tutti i candidati che, tra l’altro, sembrano concordare sulla quasi totalità dei punti.

Sulla questione ho introdotto il mio pensiero nell’articolo precedente, ma dovendolo riassumere direi che non condivido l’investimento di capitale pubblico e superficie pubblica per soddisfare una necessità marginale di alcuni privati.

But again, I know it’s a controvertial topic, so I’ll explain myself better in a future blog post.

4. Assistenza per gli anziani

In questo programma ho registrato un’attenzione sproporzionata, se confrontata con i programmi degli avversari, all’assistenza delle persone anziane residenti sul territorio.

Lo stile di cura proposto sembra anche essere innovativo, promuovendo una cura a domicilio e la creazione di comunità che incentivi il prendersi cura l’uno dell’altro, in contrasto alla modalità tipiche delle RSA. Seguendo questa linea di pensiero, ritengo che si potrebbe sfruttare maggiormente le farmacie comunali, trasformandole in centri di assistenza medica quotidiana per chi ne ha bisogno.

Non è scritto nel loro programma, ma sospetto che i militanti di “Alleanza per Padenro Dugnano” sarebbero aperti a discutere per creare un progetto in questa direzione.

5. Arredi anche fuori dal centro

In questo caso ho deciso di interpretare il punto proposto dal candidato, allargando l’osservazione non solo agli arredi ma in generale all’attenzione che l’amministrazione pone sui diversi territori.

Chiedere che venga prestata attenzione equamente a tutti i quartieri non è rivoluzionario, ma ho deciso di considerarlo tra gli aspetti interessanti della lista perchè mostra nuovamente come l’attenzione non è posta al miglioramento della città fine a se stesso; il candidato è favorevole a questi progetti, ma vuole che si prepari una progettualità anche per le piccole opere distribuite nel comune, che nella lista delle priorità generali rimangono sempre in fondo, ma che aiuterebbero i cittadini a vivere quotidianamente una città migliore.

6. Affordable Housing

L’ultimo tema toccato che voglio evidenziare è quello del supporto alla nascita di un mercato di unità immobiliari affittate a prezzi accessibili per giovani e studenti.

Inutile dire che trovo sia un elemento essenziale all’interno della mia visione della città; implementare strategie in questo senso ci garantirebbe addirittura un vantaggio strategico nei confronti del mercato immobiliare milanese che sarebbe un peccato perdere. Questo è proprio quello che consigliavo alla candidata Anna Varisco di inserire tra le loro priorità, dato che anche loro si erano occupati del tema!

Fatico solo a immaginare come un comune possa riuscire individualmente a incidere sensibilmente sul prezzo mensile degli immobili in affitto sul suo territorio. Se qualcuno della lista dovesse leggere questo articolo potrebbe commentare quali strategie pratiche intendereste adottare e quali risultati pensate di poter raggiungere.


Riassumendo, quindi, dalle proposte della lista civica astraggo una posizione politica che tiene alla cura e alla manutenzione della città e dei suoi cittadini, con accento sui più bisognosi.

Non sembrano porre alcun elemento rivoluzionario, si tratta più che altro di rendere i processi già in atto più efficaci ed efficienti, raggiungendo sempre più cittadini con i servizi offerti.

L’urbanistica sociale è un tema enorme e per me estremamente interessate. Tra l’altro, indirettamente, alcune delle misure proposte porterebbero a una città più green, rendendo questa lista di intenzioni comunque una scelta “net positive”.

Sono però molto dispiaciuto di constatare come la preparazione in vista del cambiamento climatico ed eventuali strategie di prevenzione non siano nemmeno menzionate.

Capisco chi sostiene che alcune battaglie sono impossibili da vincere e che non abbia senso “promettere ai cittadini la luna quando il nostro aereo fatica solo a decollare”, ma non accetto che il senso di sconfitta nei confronti di un fenomeno che non riusciamo a controllare ci impedisca di attrezzarci per arrivare più preparati alla prossima calamità naturale che sarà causa del fenomeno più ampio.

Nel primo articolo affermavo che avrei ritenuto “invotabile” un partito che si presentasse alle elezioni senza avere le idee chiare su come affrontare la sfida del cambiamento climatico.
Continuerò a seguire i canali dei diretti interessati per capire se questa dimensione verrà mai menzionata da qui alle elezioni, invitando i diretti interessati a contattarmi direttamente, qualora volessero esprimere il loro parere al riguardo.


Sviluppo infrastrutturale

Nel capitolo precedente ho descritto i concetti toccati dalla lista che appartengono alla dimensione della manutenzione e dell’efficientamento del funzionamento della macchina comunale e dei suoi servizi, qui vorrei concentrarmi sulle prospettive, anche utopistiche, per il futuro della città.

Come suggerisce il titolo del capitolo, le prospettive di sviluppo importanti sono tutte classificabili come infrastrutturali. Di seguito alcuni esempi per farvi capire meglio:

1. Prolungamento metropolitana M3

Non credo di dovervi spiegare nulla sul contesto di questa proposta.

Se ne parla da anni perché piace raccontare favole durante le campagne elettorali.
Il progetto in questione prevederebbe l’allungamento della metropolitana M3 (linea gialla) dalla fermata di Comasina fino al territorio di Paderno Dugnano.

credit: nord24milano.it

Dovesse diventare realtà il progetto renderebbe Paderno un importante realtà di interconnessione di mezzi diversi, essendo precisamente a nord di Milano, al confine con la provincia di Monza.

Per riportarci con i piedi per terra, dobbiamo considerare che il progetto è decisamente indipendente dal comune di Paderno, essendo noi non in grado di finanziarlo o progettarlo.

È giusto e lodevole continuare a mantenere alta la pressione per favorire l’arrivo del giorno in cui si realizzerà il sogno, ma bisogna stare attenti a inserirlo in un programma elettorale, senza spiegare esattamente cosa si intende fare e che tipo di risultati ci si aspetta.

Per capirci, solo lo studio di fattibilità dell’estensione verso nord con l’aggiunta delle stazioni di Cormano e Paderno Dugnano sembra essere costato intorno ai € 350.000 e secondo questo articolo di commento locale, risalente al 2019, per l’effettiva estensione della linea M3 bisognerà aspettare almeno il 2030, con possibili sicuri ritardi sul calendario di marcia.

Si rischia di passare per venditori di fumo… Consiglierei alla lista di provare a contestualizzare la loro affermazione, spiegando meglio cosa intendano fare per progredire in quella direzione.

2. Recupero aree abbandonate

Anche su questo punto trovo problematiche le proposte inserite nel programma. Anche il tema della riqualificazione delle “ferite all’interno del nostro territorio” è parecchio discusso, in consiglio comunale come nei bar cittadini. Il problema principale è che il fatto che un’area sia abbandonata non è una ragione sufficiente a giustificare un piano di riqualificazione.

De Simone parla di recuperarle e restituirle “finalmente” alla città, ma non si espone sulla natura dei progetti di recupero e non offre ulteriori dettagli. Ultimamente si parla di accogliere aziende di logistica nel nostro territorio, affidandogli il compito di risanare la zona ex Tonolli e di costruire lì i propri magazzini. Come queste, le notizie sono molte:

Oggettivamente è una strada che si può prendere, ma non so quanto bene possa sposarsi con la visione di De Simone, o di tutti gli altri candidati per quel che vale…

3. Costruzione di un teatro comunale

Inizialmente mi ero soffermato a leggere “letteralmente” la proposta e mi aveva lasciato indeciso.
Oggettivamente, però, potremmo astrarre le motivazioni che hanno portato la lista civica a inserire questo punto all’interno delle loro priorità.

Il teatro comunale verrebbe utilizzato come spazio per eventi e appuntamenti culturali, offrendo nuovi spazi ad associazioni e progetti di singoli cittadini. In questa ottica, per raggiungere un simile beneficio strategico potrebbe bastare rivedere la distribuzione degli spazi già in gestione al comune. Non sono a conoscenza di un fenomeno di carenza di spazio rispetto alla richiesta a livello comunale, che non possa essere risolto attraverso una gestione più dinamica dell’allocazione.

Riconosco la necessità di gestire in modo più attento la distribuzione degli spazi e, di conseguenza, sono assolutamente favorevole ad investire tempo e risorse per offrire più spazio a chi lo richiede.

Detto questo, non sono affatto convinto che la soluzione al problema sia la costruzione di una nuova struttura che andrebbe disegnata, finanziata, costruita e inaugurata prima di poter entrare in funzione e allargare la superficie in gestione al comune.

Qualcuno della lista vuole approfondire nei commenti l’esistenza di dettagli che ignoro che giustificano la necessità della costruzione di una nuova struttura? Purtroppo posso limitarmi a giudicare la sensatezza del progetto solo guardando ai pochi dati che sono riuscito a raccogliere…

In ogni caso il bello è che le due cose possono coesistere.

È evidente come Mauro De Simone sia sensibile al tema dello spazio dedicato alle associazioni e mi aspetto che nel caso venisse eletto sindaco, agirebbe anche in questa direzione per soddisfare la necessità delle associazioni sul nostro territorio.
Potrebbe scegliere una strada che non condivido, ma l’obiettivo, che è il cuore della questione, è comune!


Conclusioni

Mauro De Simone si presenta alla gara con un programma che, per quanto scarno e poco dettagliato, aiuta l’elettore a comprendere il disegno politico che guida le sue azioni.

La lista civica punta moltissimo sulla manutenzione e sulla cura del cittadino, andando ad interpretare anche in questa ottica le proposte di sviluppo e crescita di Paderno Dugnano.

Semplificando, il candidato risulta essere ingegnere anche nella sua gestione politica:
pretende di avere una città capace di offrire servizi efficaci ed efficienti ma si dimostra reticente ad avviare grandi progetti di investimento per riorganizzare la vita comunale in funzione dell’imminente intensificazione dei disagi causati dal cambiamento climatico.
Dal suo punto di vista, sembrerebbe che Paderno debba investire molto su se stessa e sulla qualità della vita dei suoi cittadini, senza fare giochi strategici sfruttando la sua connessione con Milano.

Tirando a indovinare, direi che il partito possa contare sulla fetta anziana della platea elettorale, su chi come De Simone tiene alla qualità dei servizi offerti sul territorio più che alla progettazione programmatica a lungo termine e, infine, su chi è rimasto ferito dalla brusca intrusione del coordinativo regionale di Fratelli d’Italia nel processo decisionale del circolo di Paderno Dugnano.

In ogni caso, direi che possiamo giustificare la poca preparazione concettuale della campagna, considerato il fatto che il candidato stesso non si immaginava di dover costituire una nuova lista e candidarsi direttamente per rivalersi della strategia di influenza ostile dei colleghi regionali.

Come ho già espresso, non mi trovo d’accordo con alcune delle proposte inserite nel programma, ma la scelta di prestare attenzione ai temi dell’ Urbanistica Sociale e dello Sviluppo infrastrutturale, li rendono una realtà importante per un territorio che spesso lamenta una bassa cura dei dettagli urbanistici, soprattutto se fuori dal centro.

Strategicamente consiglierei a De Simone di evidenziare come la sua attenzione a queste tematiche sociali, porterà naturalmente a una comunicazione più chiara delle statistiche numeriche che rappresentano lo stato della situazione attuale.
Poter descrivere statisticamente un problema non è solo il primo passo per risolverlo, è anche un elemento tranquillizzante per i cittadini che da già da solo può portare diversi benefici da non sottovalutare.

What about the other candidates?

Ho già scritto il primo articolo sulla candidatura di Anna Varisco per il centro-sinistra e nei prossimi giorni pubblicherò quelli riguardanti ai due candidati rimanenti.

Lo stile sarà sempre questo: evidenziare i due aspetti chiave del loro disegno politico, evidenziando solo gli aspetti sui quali mi trovo fortemente in accordo o disaccordo
Lascio a chi è più preparato di me il compito di giudicare la qualità del programma nel suo complesso e fare analisi più approfondite.


Vi saluto rinnovando il mio invito di concedere alle elezioni amministrative un pochino della vostra attenzione, anche se le europee sembrano a primo acchito le più importanti.

Se vuoi provare ad appassionarti, ti consiglio di partire dal primo articolo del thread.


Fonti e Risorse

  • Programma elettorale lista civica “Alleanza per Paderno Dugnano”
  • Documentazione pubblicata dal comune di Paderno Dugnano
  • Immagine proveniente da nord24milano.it