A gennaio mi sono lanciato in questa sfida del blog comprando il dominio notesonatinylife.com e pagando un web hoster, prima ancora di scrivere un singolo post.

Ho letto online che molte persone che decidono di aprire un blog passano qualche settimana o addirittura mese, scrivendo alcuni dei primi post da pubblicare. L’intento è duplice:

  1. Evitare che il neo nato blog rimanga a secco di contenuto che i lettori possano consumare, dando per scontato che questi, o l’algoritmo di google, si offendano a vedere un sito zoppicante e povero di contenuti
  2. Farsi un’idea di cosa voglia dire costruire nuovi post regolarmente, tenendo traccia degli articoli già scritti e delle idee che si vorrebbero affrontare

Quelli di loro che poi hanno delle aspettative di guadagno da questo investimento di tempo, navigano ancora più tempo alla ricerca della giusta nicchia in cui inserirsi.

Well, clearly I didn’t put this much thought into this.

Negli ultimi tre anni ho riempito playlists su YouTube e bacheche su Pinterest di talmente tanto “content” al quale ero appassionato, arrivando a pensare di poter essere perfettamente in grado di gestire un blog in modo relativamente indolore.

Clearly I was wrong…

Quali difficoltà sto avendo?

Fin dall’inizio ho fatto fatica a fare content managing e ad entrare nella dinamica di dover pianificare il contenuto, per evitare che diventi poi ingestibile.

In questi quattro mesi ho pubblicato 12 post, e per ognuno di questi ho gestito il processo creativo in modo assolutamente confusionario e inefficiente.

Semplificando in bullet point, il processo di pubblicazione di un mio post è il seguente:

  • Ideazione: trovare il contenuto del quale si vuole parlare
  • Pianificazione: inserirlo in una lista insieme a tutte le altre idee, valutando il momento migliore per pubblicarlo ed evidenziando se bisogna aspettare che esca un altro post prima di poter lavorare a questo
  • Scrittura: quando finalmente arriva il suo turno, il nuovo articolo deve essere scritto, decently if possible
  • Media: lavorare alle immagini che vengono inserite nell’articolo e creare il Thumbnail (o per chi non frequenta YouTube l’immagine di copertina dell’articolo)
  • Editing: on wordpress: trasferire l’articolo dal foglio di word all’effettivo editor usato dal mio blog, dal quale poi potrò pubblicare il contenuto
  • Linking: connettere in entrambe le direzioni il nuovo articolo a tutti i contenuti relativi già pubblicati. I link in uscita sono gestibili, ma quelli in ingresso sono un incubo. Riuscire a collegare articoli in modo sensato prevede visualizzare la rete di articoli presenti e poi, uno per uno, modificare ogni articolo per fare in modo che menzioni questo nuovo.p
  • Pubblicazione: questa fase avviene nel mezzo della fase di linking, subito dopo l’aggiunta dei link in uscita, ma prima dell’aggiunta dei link in ingresso
  • Conservazione: il contenuto pubblicato deve essere messo in un archivio insieme alle copie di tutti i contenuti già pubblicati, associandoci quante più informazioni e metriche di controllo possibili

Can you see what i mean now? Not exactly trivial. Soprattutto perché non ho trovato alcun programma o software che possa aiutarmi a gestire completamente un articolo dall’inizio alla fine.

So, how am I managing this process?

Ho improvvisato per i primi articoli, poi pian piano mi sono trovato naturalmente ad usare una serie di programmi, dove ognuno serve un mio specifico bisogno.

Currently I use:

  • YouTube e Pinterest per raccogliere spunti e coltivare i miei interessi
  • Google Sheets per tenere traccia delle idee e della pianificazione degli articoli
  • Un-splashed per ottenere la maggior-parte delle immagini usate all’interno del mio blog
  • Canva per modificare immagini e preparare grafiche specifiche
  • Obsidian per scrivere il testo dell’articolo, per conservare un archivio di ciò che ho pubblicato e per visualizzare il network di post pubblicati, in modo da trovare gli inter-linking adatti
  • WordPress come struttura del blog, sfruttando in particolare il Guthemberg editor per lavorare all’articolo prima della pubblicazione

Ora, c’è poco da dire sulla maggior parte dei programmi usati. Tutti li conosciamo, almeno per nome. Vorrei quindi ignorarli tutti per concentrarmi su Obsidian, l’ultimo programma ad essere stato introdotto nella lista di tool che utilizzo.

Cos’è Obsidian e come lo utilizzo

Questo tool è poco conosciuto, ad essere onesto l’ho sentito nominare per la prima volta in un video su YouTube meno di due mesi fa.

È uno strumento inizialmente complesso e meno user friendly di ciò a cui le aziende Big Tech ci hanno abituato, poi quando si iniziano a capire le basi, diventa un’applicazione di note taking utilissima.

To be honest, lo uso da meno di un mese, quindi se siete interessati a capire come funziona e a familiarizzare con la terminologia associata vi suggerisco di cercare altrove online. Io mi limito a mostrarvi ciò che è rilevante al mio blog.

Notes structure

Come immaginerete, ogni volta che inizio a lavorare a un nuovo post, creo una nuova nota all’interno del vault (nota a piè di pagina con significato) che ho creato nel mio PC.
Le note sono organizzate in modo intuitivo in cartelle e sotto-cartelle. Per il momento ho preparato 4 cartelle, dividendo le note per categoria:

Dentro a ogni cartella si trovano i post relativi; ad esempio, dentro alla cartella “About the blog” sono presenti il primo articolo pubblicato sul blog e l’articolo che stai leggendo in questo momento:

All’interno di queste cartelle scrivo e conservo tutti gli articoli scritti ad oggi.

Notes graphs

La visualizzazione “grafico” è probabilmente l’aspetto che rende questo tool perfetto per la gestione degli inter-linking tra gli articoli.

In questa visione dinamica, ogni nota è un singolo pallino, connesso a tutte le altre note che cita o dal quale viene citato.
Avendo ancora pochi articoli online posso farvi vedere uno di questo grafico in cui si può apprezzare a pieno il potenziale beneficio che porterà alla mia gestione del blog.

Possiamo vedere il grafico mostrando e nascondendo i tags associati alle note, in base a quello che ci aiuta di più nel ricercare gli articoli correlati.

Per aiutare a visualizzare meglio le connessioni nel grafico si può fare zoom-in, zoom-out e si può portare il cursore sopra ogni nodo per evidenziare le connessioni relative alla nota scelta:

Again, this feature is next level. The whole tool is amazing, but with that said is far from creating a UI table management that could convince me to ditch Google sheets for good.

Oh, a proposito di Google Sheets, quasi dimenticavo di parlare del nuovo foglio con cui monitoro la mia “frequenza di pubblicazione”!

Come tengo traccia della mia frequenza di pubblicazione?

Da qualche giorno ho creato un foglio pesantemente formattato per permettere la creazione di grafici che possano rappresentare visivamente la mia costanza nel tempo nella pubblicazione di contenuto su questo blog. Già che c’ero ho aggiunto la possibilità di monitorare anche altri aspetti del lavoro richiesto dal blog, come “scrivere” e “rinnovare vecchi articoli”.

Per renderlo bello, oltre che utile, mi sono ispirato ai “HeatMap calendars”, come quelli usati su GitHub, ed ecco a voi il risultato:

Nel costruirlo ho mantenuto diverse versioni con caratteristiche leggermente diverse, ma alla fine l’estetica del grafico ha vinto sull’usabilità. In questa visualizzazione non è facile capire precisamente dove finisce un mese e inizia un’altro. È più che altro utile per tenere traccia del tempo dedicato e della distribuzione delle pubblicazioni sul totale.

Al momento, il verde più scuro indica l’effettiva pubblicazione, gli altri due invece rappresentano rispettivamente la scrittura di un articolo o la modifica e l’aggiornamento di articoli già pubblicati.

OSS. Questo approccio è solo una versione provvisoria. Idealmente vorrei utilizzare la scala di verdi per rappresentare le ore dedicate al blog, scegliendo un altro colore per segnare gli achievement raggiunti, come ad esempio la pubblicazione di un post.
A questo punto sarebbe anche necessario avere un filtro che mi permetta di selezionare solo una delle due visualizzazioni oppure di sovrapporle.

Conclusioni

Il mio sistema al momento è ancora un’accozzaglia di strumenti diversi e grafici più o meno utili. Quindi se stai leggendo questo post e sai come si gestisce veramente un blog, pls comment something that can help, cause I don’t…